Prendere in mano la propria vita da protagonista oppure esserne spettatore. Una frase che, seppur semplice, racchiude un potere infinito. Essa significa assumere il controllo, essere il protagonista del proprio destino, non un mero spettatore. Ma come si fa a trasformare queste parole in azioni concrete? Come si può passare dal lasciarsi andare a diventare i padroni del proprio destino? Questo articolo ha lo scopo di rispondere a queste domande e di aiutarti a prendere in mano la tua vita.
Chi non ha mai provato una sensazione di impotenza, davanti ai fatti della vita, sentendo di non trovare una via d’uscita e vedendo avvicinarsi il futuro come una minaccia, alzi la mano.
In questa sgradevole sensazione, un fondo di verità c’è: e consiste nel fatto che non siamo onnipotenti, e la Realtà, nella sua sovrana indifferenza, procede con augusto disinteresse delle nostre esigenze e desideri… È un pensiero che però, se portato alle sue estreme conseguenze, non ci rende umili ma fatalisti, consegnandoci alla rassegnazione e alla frustrazione.
Ciò che di erroneo è contenuto in quel pensiero non sta nella realistica constatazione della nostra limitatezza: perché è innegabile, non possiamo determinare TUTTI gli eventi della nostra vita. Vivendo, ci accadono un sacco di cose sulla cui genesi non abbiamo assolutamente alcun controllo . Ciò che c’è di erroneo consiste nella rinuncia a gestire le conseguenze di quello che succede: a servirci di ciò che la Realtà, nel suo continuo mutare, ci impone di fronteggiare e – se possibile – di volgere a nostro vantaggio.
Se uno ritiene di avere il controllo sulla propria vita, si dice che il suo Locus of Control è interno. Se invece sente di essere in balìa degli eventi, il suo LoC è esterno: nel senso che la persona si sente sostanzialmente impotente su ciò che le avviene, presupponendo che gli accadimenti siano influenzati o controllati da fattori esterni a lui (persone che ritiene più “potenti” di lei, la Società, l’Economia, l’azienda in cui lavora, il Fato/la Fortuna, eccetera).
Iniziamo con una storia. Quella di Nick Vujicic, un uomo che ha affrontato delle sfide che sembrerebbero insormontabili per la maggior parte di noi. Nick è nato senza braccia e senza gambe, ma non si è mai lasciato abbattere dalle circostanze. Ha trasformato la sua situazione in una fonte di ispirazione per milioni di persone, diventando un oratore motivazionale di successo. Non ha permesso che la sua condizione fisica lo definisse. Al contrario, ha preso in mano la sua vita e ha scritto la sua storia.
Ma come ha fatto? Prima di tutto, Nick ha compreso che il potere di cambiare la propria vita è nelle nostre mani. Non importa quante volte la vita ci ha buttato giù, abbiamo sempre la possibilità di rialzarci. La chiave è la resilienza, la capacità di resistere alle avversità e di uscirne più forti.
È importante notare che prendere in mano la propria vita non significa necessariamente cambiare tutto da un giorno all’altro. Significa fare piccoli passi in avanti ogni giorno. Vuol dire impostare degli obiettivi e lavorare sodo per raggiungerli. Il senso [ affrontare le proprie paure e superarle. Significa non lasciarsi definire dalle proprie circostanze, ma piuttosto definire le proprie circostanze.
Un altro esempio è quello di J.K. Rowling, l’autrice di Harry Potter. Prima di pubblicare il suo primo libro, J.K. Rowling era una madre single in difficoltà economica. Ma non si è lasciata scoraggiare dalle difficoltà. Ha continuato a scrivere, nonostante le numerose rifiutazioni che ha ricevuto dalle case editrici. Alla fine, il suo lavoro è stato riconosciuto e ha raggiunto un successo straordinario. J.K. Rowling ha preso in mano la sua vita e ha trasformato un sogno in realtà.
Ma cosa possiamo imparare da queste storie? Possiamo imparare che non importa quante volte siamo stati respinti, quante volte abbiamo fallito, abbiamo sempre la possibilità di rialzarci e provare ancora. Imparare che i nostri sogni valgono la pena di essere perseguiti, non importa quanto possano sembrare irraggiungibili. Possiamo apprendere che abbiamo il potere di cambiare la nostra vita.
Allora, come possiamo iniziare a prendere in mano la nostra vita? Prima di tutto, è importante ricordare che non esiste una formula magica. Ognuno di noi ha la sua strada, i suoi tempi, i suoi ostacoli. Ma ci sono alcuni passaggi che possono aiutare.
Innanzitutto, è fondamentale avere chiari gli obiettivi. Che cosa vuoi veramente dalla vita? Cosa ti fa sentire appagato? Che cosa ti fa alzare dal letto la mattina con un sorriso sul viso? Queste sono domande a cui solo tu puoi rispondere. Una volta che hai capito quali sono i tuoi obiettivi, scrivili. Scrivili su un foglio di carta e appendilo in un luogo dove puoi vederlo ogni giorno. Questo ti servirà come un promemoria costante di quello che stai cercando di raggiungere.
Un altro passaggio fondamentale è il cambiamento di mentalità. Come diceva Michael Jordan, uno dei più grandi cestisti di tutti i tempi, “Il fallimento mi fa lavorare ancora più duramente”. Dopo essere stato scartato dalla squadra di basket delle superiori, Jordan non si è arreso. Ha continuato ad allenarsi, lavorando duramente per migliorare. E ha avuto successo. Nonostante i numerosi fallimenti e le sconfitte, ha sempre visto queste esperienze come opportunità per imparare e migliorare, piuttosto che come motivi per arrendersi.
Oprah Winfrey è un altro esempio illuminante. Nonostante le sfide enormi che ha dovuto affrontare – nata povera, di colore, in un ambiente degradato, e avendo subito maltrattamenti e molestie sessuali – Oprah non si è lasciata abbattere. Piuttosto che utilizzare la sua situazione come scusa per lasciarsi andare, ha lavorato duramente per cambiare la sua vita. Ha ottenuto importanti successi scolastici, ha vinto un concorso pubblico per giovani talenti e, alla fine, è diventata una delle donne più potenti e influenti del mondo.
La storia di Walt Disney ci ricorda un altro punto fondamentale: “Se potete sognarlo potete farlo”. Non importa quanto possano sembrare irraggiungibili i tuoi sogni, non permettere a nessuno di dirti che non puoi raggiungerli. Lotta per ciò che vuoi, lavora duramente e non lasciarti scoraggiare dagli ostacoli che potresti incontrare lungo il cammino.
Infine, ricorda che prendere in mano la propria vita significa anche prendersi cura di sé stessi. Significa mangiare sano, fare esercizio fisico, dormire a sufficienza. Vuol dire prendersi del tempo per rilassarsi, per fare le cose che si amano, per stare con le persone che si amano. Significa, in sostanza, vivere in modo equilibrato.
Non esiste un percorso unico per prendere in mano la propria vita. Ognuno di noi ha il suo percorso, i suoi tempi, i suoi ostacoli. Ma con determinazione, resilienza e un pizzico di coraggio, ognuno di noi può diventare il protagonista della propria storia.
Prendere in mano la propria vita non è un compito facile. Richiede coraggio, determinazione, e la volontà di affrontare le proprie paure. Ma i benefici sono enormi. Significa vivere una vita piena di significato, una vita che rispecchia i tuoi veri desideri e aspirazioni. Significa essere il regista del tuo film, non un mero spettatore.
Ricorda le storie di Michael Jordan, Oprah Winfrey, e Walt Disney. Lascia che siano un esempio per te. Lascia che ti ispirino a prendere in mano la tua vita, a lavorare sodo per i tuoi sogni, a non lasciarti scoraggiare dagli ostacoli.
Non sei solo. Ci sono molte persone là fuori che sono passate attraverso le stesse sfide, che hanno avuto gli stessi dubbi, che hanno avuto paura. Ma hanno preso in mano la loro vita e hanno trasformato i loro sogni in realtà.
E tu? Sei pronto a prendere in mano la tua vita? Sei pronto a diventare il protagonista della tua storia?
Vuoi essere il protagonista della tua vita o un mero spettatore? La scelta è nelle tue mani.
Il Cliente che si rivolge ad un Coach, spesso lo fa perché è alla ricerca di una via d’uscita, di una soluzione, che da solo non trova. Gli sembra che ogni strada sia sbarrata. Sente di aver bisogno di qualcosa, ma non sa esattamente di cosa.
La collaborazione con il Coach, spesso, deve partire proprio da qui: dal far sentire di nuovo la persona influente sul proprio destino, nel far sì che torni a permettersi di porsi obiettivi che vadano al di là della pura sopravvivenza, che ritorni a pensare in termini di progettualità, e di conseguenza che inizi a ideare delle azioni che prima, da sola, non riusciva nemmeno ad immaginare.
La nostra esperienza di Coach ci ha però insegnato che il processo che conduce a questa riappropriazione del Locus of Control non è di per sé stabile, né lineare. Il Cliente procede a strappi, in un frequente “stop-and-go”, e attraversa momenti in cui lo scoramento può ripresentarsi. E’ compito del Coach, e il Coaching Prossemico fa di questo uno dei propri capisaldi, l’attenzione continua alla collocazione del Locus of Control all’interno della mente del cliente, rinforzandola quando è necessario.
Chiamami ora e trasformiamo i tuoi desideri in obiettivi raggiungibili.